Benefici della cannabis per trattare la fibromialgia

Cos'è la fibromialgia?

La fibromialgia può essere una malattia completamente devastante per il malato, le donne più frequentemente, con sintomi che includono dolore cronico, insonnia, stanchezza, emicrania, dolori articolari e problemi di intestino irritabile.

Questi sintomi sono di solito l'inizio di un vero trauma fisico, con interventi chirurgici e stress psicologico estremo. È anche possibile che questi sintomi si accumulino lentamente nel tempo senza alcun innesco evidente. Vediamo come la cannabis può aiutare questi pazienti.

Senza una cura conosciuta e con sintomi debilitanti molto pronunciati, non è una grande sorpresa che un numero crescente di pazienti abbia deciso di provare la cannabis come trattamento per la fibromialgia. Non invano, la condizione medica è una delle malattie che permettono ai pazienti americani di richiedere una ricetta per la cannabis medicinale.

Questa malattia non è mai stata compresa per anni, nel frattempo colpisce il 6% della popolazione mondiale. Solo di recente questa condizione è stata collegata a una deficienza del sistema endocannabinoide (i recettori dei cannabinoidi nel corpo umano sono stati trovati negli anni '90 da Allyn Howlett e William Devane).

In Spagna, una percentuale ancora più elevata è affetta dalla fibromialgia (alcune fonti suggeriscono che circa il 13% della popolazione ne risentirebbe).

In che modo può la cannabis aiutare a trattare la fibromialgia?

Recentemente, nel 2016, è stato pubblicato uno degli studi più completi sull'efficacia della cannabis per alcune malattie, inclusa la ricerca condotta dal 1999. Questo studio è stato pubblicato dalla National Academy of Sciences, Engineering and Medicine degli Stati Uniti.

I sintomi alleviati grazie all'utilizzo della cannabis sono stati:

• Insonnia: lo studio del 2016 ha concluso che i cannabinoidi aiutano a dormire i pazienti con disturbi della fibromialgia e altre malattie.
• Dolore nevralgico: oltre a rappresentare un aiuto per il sonno, è stato anche dimostrato che la cannabis aiuta a ridurre il dolore nevralgico.
• Ripristino del danno nevralgico: prove indica che il sistema endocannabinoide è strettamente legato alla riparazione delle cellule nervose.
• Dolori articolari: uno studio più recente ha dimostrato che la cannabis deve essere considerata seriamente come un sollievo efficace per il dolore alle articolazioni.

Lo schema sopra illustrato mostra come i cannabinoidi lavorano insieme al sistema endocannabinoide per ridurre il dolore articolare.

Il Dr. Ethan Russo (uno dei più rinomati specialisti dei cannabinoidi nel mondo) ha recentemente dichiarato:

"Emicrania, fibromialgia (dolori diffusi), lesioni del midollo spinale e le condizioni correlate hanno modelli clinici, biochimici e fisiopatologici che suggeriscono una carenza di fondo del sistema endocannabinoide (CECD) possono essere trattati con l'uso di cannabinoidi".

I cannabinoidi hanno il vantaggio di essere disponibili in diverse forme. L'applicazione diretta via topica è sempre più popolare tra i pazienti statunitensi ed è un buon modo per combattere il dolore causato dalla fibromialgia. Recentemente, sono stati sviluppati e commercializzati patch transdermici ricchi di cannabinoidi.

Come usare la cannabis per trattare la fibromialgia?

Recenti studi hanno dimostrato che uno dei modi migliori e più sicuri per usare la cannabis per trattare il dolore neuropatico è attraverso i vaporizzatori.

A differenza di quando la si fuma, vaporizzando marijuana si ottiene una maggiore percentuale di cannabinoidi, che sarà assorbita dal corpo. In questo studio, la riduzione media del dolore è stata fissata al 30%. Questo fatto è correlato all'effetto degli analgesici convenzionali nei pazienti non resistenti al trattamento.

Un altro modo per consumare i cannabinoidi consiste nel mangiare qualsiasi tipo di cannabis commestibile. Ció nonostante , è qualcosa che dovrebbe essere fatto con cautela, perché gli effetti della cannabis ingerita sono di solito più potenti e più durevole rispetto agli effetti quando fumata o vaporizzata.

"Micro-dosi" di cannabis (ad esempio, mangiare una piccola quantità di cannabis commestibile) hanno anche dimostrato efficace nel trattamento dei sintomi della fibromialgia. In questo modo, il paziente può consumare cannabis durante il giorno senza problemi e avere più controllo sulla dose che sta assumendo.

Ció nonostante,per ora gli studi non sono stati in grado di offrire nessun consiglio sul dosaggio specifico da utilizzare. Il buon senso ci dice che se si comincia con dosi molto piccole - che aumenteranno gradualmente con il passare dei giorni - ben presto si trova la migliore dosi personalizzata senza rischiare un'intossicazione(una volta ingerito quantità "x" di cannabis commestibile non sará poi possibile invertire gli effetti!).

Sono stati condotti studi che confrontano la cannabis con analgesici convenzionali normalmente prescritti in caso di dolore neuropatico:

Nonostante tutti questi risultati, davvero promettenti, va detto che altri studi non hanno trovato alcuna prova dell'azione dei cannabinoidi sulla fibromialgia, sebbene si debba anche notare che la maggior parte di questi studi sono stati condotti usando Nabilone (THC sintetico), le cui proprietà terapeutiche sono lontane da quelle degli estratti ottenuti dall'intera pianta.

L'uso di un estratto di una pianta intera di una varietà con CBD sarà sempre più efficace rispetto all'uso isolato di composti come Nabilone. Dato che non ci sono altri cannabinoidi o terpeni in medicinali come questo, non esiste un cosiddetto effetto retinico, quindi il THC non sarà mai efficace come sarebbe nella sua forma naturale, accompagnato da molte altre sostanze.

Inoltre, ceppi di cannabis con diversi contenuti in THC e CBD come Fruity Jack, Sweet Love o Spicy CBD permettono al paziente di beneficiare della cannabis medicinale senza dover notare gli effetti psicoattivi normalmente associati a questa pianta.

Studi scientifici su cannabis e fibromialgia:

1. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29461346 (2018)

26 pazienti hanno partecipato questo studio. Tutti hanno riportato un miglioramento significativo in ciascun parametro del questionario dopo l'inizio del trattamento con la cannabis. 13 di loro (50%) hanno interrotto qualsiasi altro farmaco per la fibromialgia. 8 pazienti (30%) hanno avuto effetti collaterali molto lievi.

2. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3080871/ (2011)

L'uso della cannabis è associato ad effetti benefici in alcuni sintomi della fibromialgia. Sono necessari ulteriori studi sull'utilità dei cannabinoidi nei pazienti con fibromialgia e sul ruolo del sistema cannabinoide nella patofisiologia di questa malattia.

3. https://pdfs.semanticscholar.org/4d12/db2a249cc22cb8e78f31586ff0036b8bce9d.pdf (2013)

Diverse forme di cannabis medicinale provocano reazioni prevalentemente positive ai pazienti con diversi tipi di dolore: neurologico, cronico, postoperatorio, correlato a fibromialgia, artrite reumatoide, cancro o sclerosi multipla.

4. https://www.liebertpub.com/doi/10.1089/can.2016.0009 (2016)

Cannabis e cannabinoidi sono stati usati frequentemente dai pazienti con fibromialgia per trattare il gran numero di sintomi che presenta. In uno studio non controllato su 9 pazienti, sono state somministrate dosi giornaliere di THC di 2,5-15 mg per tre mesi. Sorprendentemente, il comitato etico non ha permesso l'uso del placebo in questo studio.

5. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5576607/ (2016)

Prova aperta di cannabis a base di erbe in 28 pazienti con fibromialgia rispetto ad un uguale numero di pazienti controllati in un altro studio. 2 ore dopo l'utilizzo della cannabis, i punteggi EAV hanno mostrato una significativa riduzione del dolore e rigidità, migliorando il rilassamento, la sensazione di benessere e sonno.