Cannabis e la malattia di Crohn
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La cannabis è sempre più in concorrenza con prodotti farmaceutici tradizionali come gli steroidi, oppiacei e analgesici, usati nella maggior parte dei casi per trattare il dolore dei pazienti. Le virtù terapeutiche della pianta della cannabis sembrano rispondere particolarmente bene ai sintomi causati dalla malattia di Crohn e hanno un impatto reale sul sistema immunitario del corpo umano. Impariamo di più su questa malattia e su come i cannabinoidi possono aiutare i pazienti che ne soffrono.
Qual è la malattia di Crohn?
La sindrome di Crohn è una malattia infiammatoria cronica che colpisce l'intero apparato digerente dall'ano alla bocca. L'acidità di stomaco e il disagio permanente rendono la vita quotidiana delle persone colpite molto complicata e l'uso di farmaci per alleviare questi sintomi è comune. Il dolore deriva da un'intolleranza a determinati alimenti come il lievito o i legumi, lo stress e l'ansia che ossidano le cellule e acidificano il PH del corpo e tutti questi svolgono un ruolo importante nella diffusione dei sintomi dolorosi.
In Francia, la malattia colpisce circa 120.000 persone, con oltre 700.000 colpiti negli Stati Uniti. I sintomi di questo disturbo sono principalmente caratterizzati da gravi crampi addominali e diarrea, che possono portare a febbri, gonfiore, irritazione e sanguinamento rettale. La malattia colpisce varie aree dell'intestino tenue, rendendo particolarmente difficile trovare trattamenti medici adatti alle esigenze dei pazienti.
Tetraidrocannabinolo (THC) per il morbo di Crohn
È il principale ingrediente attivo della marijuana, presente nei tricomi (resina) delle piante femminili della maggior parte delle varietà di canapa presenti sul mercato. La cannabis ha proprietà antinfiammatorie; infatti, il THC può attivare i recettori del tratto gastrointestinale e aiuta a ridurre l'infiammazione, essendo un composto più che interessante per i pazienti con questa malattia cronica.
La cannabis agisce anche come antidiarroico; i cannabinoidi tendono a regolare la fluttuazione intestinale e a contenere l'infiammazione neutralizzando la secrezione di fluidi che causano diarrea e nausea. Il THC è anche un eccellente stimolatore dell'appetito, poiché la sua presenza nel corpo attiva i recettori della grelina, responsabili della sensazione della fame.
Il trattamento con steroidi e farmaci antitumorali producono solo risultati temporanei e deboli. La cannabis può alleviare i pazienti naturalmente senza causare effetti collaterali degli steroidi, quindi può essere particolarmente utile per ridurre la dose di alcuni farmaci.
Cannabidiolo (CBD) per il morbo di Crohn
Il CBD o il cannabidiolo è un cannabinoide assai presente - in misura maggiore o minore - che si trova naturalmente nella pianta di cannabis. Il corpo umano produce cannabinoidi - chiamati endocannabinoidi - che interagiscono con i recettori CB1 e CB2, che possono essere trovati nell'intestino, nel cervello, nel colon e nel sistema nervoso centrale. Il CBD è un agente attivo che dà ai riceventi la capacità di alleviare la nausea, il dolore e la depressione. Il CBD aiuta a limitare il dolore e l'irritazione associati al morbo di Crohn, permettendoti di recuperare peso recuperando l’appetito per il cibo e mantenendo una miglior salute.
In effetti, il CBD é legata ai recettori endocannabinoidi nel nostro corpo, aiuta a regolare il dolore e il disagio diminuendo l'infiammazione e migliorando l'appetito. Tutto questo è combinato per fornire ai pazienti di Crohn un trattamento efficace e sicuro. Il corpo contiene già recettori cannabinoidi nel tratto gastrointestinale e cellule immunitarie in grandi quantità, e il CBD stimola la produzione di globuli bianchi, che offre significativi benefici in termini di riduzione del dolore e dell'infiammazione.
Il National Institute of Health ha scoperto che il CBD contiene effetti antibatterici, che è particolarmente vantaggioso per i pazienti di Crohn perché le infezioni gastrointestinali sono molto comuni nel loro caso.
Come consumare la cannabis terapeutica
Esistono diversi modi per somministrare cannabis a scopo medicinale. Questi sono alcuni dei più comuni:
- Pillole: questo è probabilmente il modo più semplice ed efficace per ottenere il supplemento giornaliero per la CBD. È una risposta rapida e semplice, perfetta per le persone che non amano particolarmente il gusto dell'erba, lo svapo o l'ingestione di oli.
- Liquidi: l'e-liquid CBD può essere riscaldato e inalato con una sigaretta elettronica o un vaporizzatore. È perfetto per i fumatori. L'e-liquid CBD è specifico per essere vaporizzato.
- Alimentari: i prodotti commestibili del CBD richiedono tempo per essere efficaci (da 30 minuti a 2 ore), ma hanno il vantaggio di essere più durevoli e più facili da preparare. Cioccolatini e gelatine di CBD sono semplicemente deliziosi e sono anche un buon modo per arricchire la vostra dieta quotidiana e il vostro apporto nutrizionale.
La cannabis medica può aiutare ad alleviare i mali della malattia di Crohn in un modo più sano e più efficace dei trattamenti convenzionali, anche se non dovrebbe sostituirli. Consultare il medico dovrebbe essere sempre la prima opzione, specialmente in casi come questo in cui la cannabis può o deve essere combinata con altri farmaci. È un rimedio naturale che può ridurre o addirittura sostituire l'assunzione di farmaci sintetici, che rappresenta senza dubbio un grande vantaggio per la salute del paziente.
Il ruolo della cannabis nel settore medico si sta sempre piú diffondendo e molti studi dimostrano la sua efficacia nel trattamento della sclerosi multipla, di alcuni tipi di cancro, di attacchi epilettici e del morbo di Crohn.
Che non cessi l'indagine!