Coltivare marijuana outdoor
Lista di contenuti
- Piantare cannabis outdoor con Philosopher Seeds
- Come scegliere semi di cannabis da coltivare outdoor?
- Dove piantare marijuana outdoor?
- Coltivare marijuana direttamente in terra o in vasi?
- Preparazione di substrato organico per produzione di marijuana in vasi o in terra direttamente:
- Quando germinare semi di marijuana outdoor?
Piantare cannabis outdoor con Philosopher Seeds
In questo articolo vi spiegheremo come ottenere un buon raccolto outdoor con le varietà proposte nel nostro catalogo, visto che prima di tutto, un passo molto importante sarà scegliere dei semi di marijuana che si adattino bene alla nostra situazione geografica ed al nostro metodo di coltivazione.
Come scegliere semi di cannabis da coltivare outdoor?
Nel momento in cui dobbiamo scegliere i semi di cannabis da coltivare outdoor, bisogna tenere in considerazione quattro fattori: qualità, produzione, dimensioni e precocità (o resistenza alle muffe). Per andare sul sicuro, vi raccomandiamo Early Maroc che ci offre una fioritura molto breve e si adatterà a qualsiasi luogo. In realtà, è una varietà che si definisce come perfetta da outdoor visto che riunisce questi 4 punti.
D'altro canto, se non abbiamo un clima troppo umido a fine stagione estiva, possiamo optare per varietà di marijuana più produttive come Guayita, Black Bomb, Fruity Jack / Jack El Frutero, Sweet Love o Easy Haze / K-13 Haze.
La coltivazione di marijuana autofiorente è un'altra buona alternativa per coltivare outdoor dato che potremo realizzare 3 raccolti durante tutta la stagione. Inoltre, sono adatte da coltivare in balconi o terrazze grazie alle loro dimensioni accettabili. Cheesy Auto, Fraggle Skunk e White Yoda sono piante automatiche che si sviluppano a meraviglia nelle coltivazioni outdoor.
Dove piantare marijuana outdoor?
La prima cosa che dobbiamo decidere una volta ottenuti i semi è il luogo dove le coltiveremo. Per questo ci assicureremo di trovare un luogo vicino ad una fonte d'acqua, giacché la cannabis ha bisogno di abbastanza acqua durante i caldi mesi estivi. Di solito il maggior problema di chi vuole coltivare in “guerrilla” è che significa piantare nel mezzo del bosco, lontano dalle zone urbanizzate.
Sia in vaso che direttamente in terra, cercheremo le posizioni dove le piante avranno più ore di sole diretto. E' imprescindibile un minimo da 5 a 6 ore di sole diretto per ottenere un raccolto abbondante, però se si può, quante più ore è meglio.
In terrazze e balconi, vigileremo che non sia un luogo troppo ventoso, anche se con tutori e stando attenti alla necessità di acqua delle piante, è un problema che si risolve rapidamente.
Coltivare marijuana direttamente in terra o in vasi?
Coltivare marijuana in terrazze o in balconi con vasi è molto comune, e per quello, vi raccomandiamo di utilizzare volumi tra gli 11 e i 25 litri per varietà autofiorenti e tra i 25 e i 100 litri per semi di cannabis femminizzata e regolare con fotoperiodo “normale”. Early Maroc è un eccezione e raccomandiamo, per questa pianta, vasi tra i 25 e i 60 litri.
Coltivare in vasi ha vantaggi e svantaggi. Uno dei vantaggi dei vasi è che sono comodi e in caso di eventuali problemi, ladri che si aggirano o imprevisti, si possono spostare. I vasi danno anche la possibilità, nel momento in cui bisogna dare acqua e fertilizzanti alle piante, di avere un controllo più completo. Così sapremo di quanti litri di acqua hanno bisogno le piante e ci permette anche un buon drenaggio, in modo che riescano ad assorbire i nutrienti necessari in ogni momento ed evitando l'eccesso di azoto a fine fioritura.
Con i vasi dobbiamo aver cura che il vento non le faccia cadere e asciughi il substrato. In piena estate bisogna stare attenti a non far restare la pianta senz'acqua. Molti coltivatori esperti optano per un'irrigazione automatica per soddisfare la grande necessità di acqua durante i mesi più caldi. Sia o no il caso, ci adopereremo per annaffiare di mattina se la temperatura è bassa e di notte durante i mesi più caldi.
Per far sì che le radici non soffrano troppo quando il sole riflette contro i vasi, cercheremo di utilizzare vasi bianchi o camuffandoli, così eviteremo che si cuociano le radici.
Coltivare marijuana direttamente in terra ed in un luogo riparato, è il sogno di ogni coltivatore. La madre terra di solito apporta sfumature alla nostra erba che difficilmente si ottengono con l'indoor. Per coltivare cannabis in questa maniera, la prima cosa è trovare un posto veramente sicuro e scavare un buco di almeno 50 x 50 cm, e idealmente molto più grande. In questo buco, prepariamo il substrato che consigliamo a continuazione.
Preparazione di substrato organico per produzione di marijuana in vasi o in terra direttamente:
- Light Mix (che già contiene alcuni dei componenti seguenti)
- Humus di lombrico
- Nutrihemp (preparazione di alghe e cenere)
- Perlite
- Fibra di cocco
- Guano di pipistrello
- Micorrize
- Tricodermi
Le proporzioni di questa miscela di substrato possono variare in base a ciascun coltivatore. È inoltre possibile aggiungere altri tipi di modifiche di nutrienti come per esempio sterco di cavallo, sangue in polvere, farina di corna, farina di ossa... Attenzione però, questi tipi di fertilizzanti attirano cinghiali, conigli ed altri animali che potrebbero deliziarsi con le nostre piante, se la coltura avviene in campo aperto. In questo caso, un filo metallico o una certa protezione saranno necessari. Se si opta per sterco animale, avremo l'accortezza di non usarlo nel caso in cui sia troppo freddo, perché è eccessivamente ricco in nutrienti e potrebbe bruciare le piante.
Alcuni coltivatori aggiungono altri materiali come fibra di cocco, vermiculite o argilla vulcanica per migliorare la consistenza del substrato.
Quando germinare semi di marijuana outdoor?
Indipendentemente dal luogo o dall'emisfero dove vogliamo coltivare, dobbiamo sempre tener conto che non si fanno germinare semi di cannabis se il clima è troppo freddo. Nel sud Europa, si inizia di solito a coltivare outdoor a partire da metà maggio, però si può iniziare perfettamente fino ai mesi di giugno/luglio. Quanto più tardi pianteremo le nostre piante di marijuana, più piccole rimarranno e avremo anche più rischio, a fine coltura, che si creino muffe.
Una volta che saremo sicuri che le temperature non porteranno gelo e che il tempo all'esterno sia sufficientemente caldo, procediamo alla germinazione, le passiamo in vaso e vigileremo che le piantine non siano alla portata di insetti o animali divoratori. Per questo, alcuni coltivatori tagliano una bottiglia di plastica a metà, e togliendo il tappo, diventa una mini-serra per la prima fase di crescita. Iniziare le 3 o 4 prime settimane di coltivazione sotto luci artificiali e con materiale per la coltivazione indoor adattato, permette di tirar fuori le piante riducendo i rischi legati al mal tempo e ai depredatori.
A partire da lì, ci restano la pazienza ed il sudore dei nostri sforzi che verrà ricompensato dalla miglior erba del mondo, la nostra.
Piante Philosopher Seeds outdoor
Restano molte cose da dire in quanto a coltivazione outdoor, e vi promettiamo tanti post in relazione a questo tema che ci appassiona così tanto.
Se avete qualche dubbio, ci potete lasciare un commento e vi aiuteremo.