Essiccazione e stagionatura della marijuana
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In questo articolo metteremo in evidenza l'importanza dell'essiccazione, stagionatura. Questo procedimento migliora il sapore, l'aroma e l'odore delle cime secche di marijuana.
Prima di parlare dell'essiccazione e della concia delle piante vi raccomandiamo di leggere i due post precedenti riguardanti la raccolta della cannabis e la manicure finale della marijuana. Tra i coltivatori si dice di solito che quando si taglia una pianta solo la metà del lavoro è stata fatta. L'essiccazione e la concia fanno parte dell'altra metà.
Importanza dell'essiccazione e della stagionatura delle cime
Lo sviluppo di essiccazione e stagionatura o concia è fondamentale per ottenere miglior consistenza, sapore, odore ed effetto. Si tratta di eliminare l'umidità contenuta nelle cime, ma solo fino ad un certo punto.
È importante non farla seccare troppo per conservare la percentuale ideale di umidità e poterla conservare così per più tempo. Se facciamo seccare l'erba per troppo tempo influirà sul sapore e, al fumarla, noteremo che ci secca il palato, ci graffia la gola e provoca tosse. Una cima troppo secca si farà in polvere quando la dovremo triturare. Invece, una cima secca e stagionata al punto giusto si gonfia e sviluppa una struttura più spugnosa.
Questo processo permette di preservare per molto più tempo tutte le qualità organolettiche della marijuana.
In definitiva, seccare e stagionare è tanto importante quanto coltivare bene.
Come seccare la marijuana?
Come già detto nel post della “manicure”, o pulitura finale dalle foglie, per seccare le piante si possono usare due metodi: mettere le cime separate o direttamente la pianta intera a testa in giù. In entrambi i casi dobbiamo controllare i parametri climatici dello spazio in cui facciamo seccare le piante.
L'umidità ideale per seccare marijuana è del 60% e la temperatura di 20°C.
Con più umidità esiste il rischio che le gemme possano marcire; se invece è troppo bassa corriamo il rischio che possa seccare troppo velocemente.
Se la temperatura fosse troppo alta i terpeni (aromi) si volatilizzerebbero e l'erba perderebbe odore.
Un altro fattore molto importante è che questo processo venga fatto in uno spazio scuro e ventilato, dato che la luce provocherebbe un'ossidazione indesiderata dei tricomi (ghiandole di resina). La ventilazione dovrebbe essere tale che l'aria non arrivi direttamente alla pianta, perché potrebbe anche ossidarsi la resina.
Per controllare tutti questi parametri, vi consigliamo di utilizzare un termo-igrometro, un ventilatore e, se ce ne fosse bisogno, un deumidificatore.
Sapere quando la marijuana è secca
Se le condizioni climatiche sono perfette, le cime solitamente hanno bisogno di circa 7-10 giorni di asciugatura. I fiori più grandi e più densi avranno ovviamente bisogno di qualche giorno in più rispetto quelle più piccole. Alcune varietà come la SuperJuani o Guayita di solito ritardano circa due o tre giorni in più di altri ceppi genetici. Questo è dovuto alla quantità di cere che contengono.
Se avete lasciato l'intera pianta a seccare al contrario, c'è da tener conto che sarà pronta da tagliare quando, a partire dalla prima settimana, pieghiamo il ramo e si rompe. Se piegando il ramo sentiamo il tipico scricchiolio di legno che si spezza, vuol dire che è sufficientemente secca per iniziare la stagionatura o concia.
Una volta che le cime sono secche già si potrebbe fare un piccolo assaggio, però come spiegato in questo post, il lavoro non è finito.
È meglio aspettare che la stagionatura sia totalmente terminata per assaporare e godere di più dell'erba. Un po' di pazienza! Ci siamo quasi….
Stagionare marijuana
Il termine di "concia" o stagionatura si usa quando parliamo di perfezionare la marijuana. In pratica è quel processo in cui eliminiamo l'umidità che contengono le cime fino ad ottenere la percentuale ideale di umidità e così poterle conservare in ottimo stato e per più tempo.
Inizialmente i fiori saranno secchi solo esternamente e mettendoli in un barattolo di vetro ci renderemo conto che aprendolo il giorno dopo le cime saranno tornate da capo morbide e nuovamente umide. Questo accade perché nell'invasarla, l'interno della cima conserva ancora umidità. Per questo dobbiamo fare una lenta stagionatura per rimuovere l'umidità dalla cima dall'interno verso l'esterno, finché non è distribuita uniformemente in tutto il fiore.
Philosopher Seeds raccomanda di procedere alla stagionatura utilizzando barattoli ermetici di vetro, come quelli nella seguente foto.
Ogni giorno apriremo i barattoli per alcuni minuti e poi li chiuderemo di nuovo. Ripeteremo questa operazione finché aprendo sentiremo un odore ricco di marijuana. Il tempo di stagionatura dipende dalla varietà e dall'umidità contenuta nelle cime, ma dobbiamo considerare in generale tra 7 e 15 giorni.
Passato questo tempo viene il meglio: la degustazione!
Presto pubblicheremo un post in cui vi spiegheremo nei dettagli come realizzare una degustazione di marijuana professionale, secondo Philosopher Seeds.
Se avete qualche domanda o ancora qualche dubbio, potete lasciarci un commento qui stesso.
Saluti e adesso più che mai... ¡Buenos humos!