I semi di cannabis femminizzati rappresentano una delle innovazioni più importanti nel mercato dei semi di cannabis. Mentre la maggior parte dei semi commercializzati fino ad allora sviluppavano piante femminili e piante maschili, i semi femminizzati hanno finalmente permesso di coltivare piante al 100% femmina per raccogliere esclusivamente fiori per il consumo.
Sebbene questa innovazione trovi le sue radici negli anni '70, abbiamo dovuto aspettare fino alla presentazione, nel 1998, da parte della banca di semi olandese Dutch Passion, dei primi semi femminizzati sul mercato. Ovviamente questo tipo di semi ha velocemente conquistato i giardini indoor ed outdoor di coltivatori di tutto il mondo e diverse seedbank hanno creato le versioni femminizzate delle genetiche presenti in catalogo.
Come si fanno le piante femminizzate?
Esistono diversi metodi per produrre semi femminizzati, ma l’idea di fondo è quella di far riprodurre due piante femmina. Pertanto, si dovrà invertire il sesso di una femmina forzandola a produrre fiori maschili, di modo che il polline possa fertilizzare i fiori femminili.
I semi di cannabis femminizzati realizzati correttamente saranno stabili e svilupperanno esclusivamente piante con fiori femminili. Le piante femminizzate sono quindi perfette per i principianti che non si vogliono complicare la vita con la coltivazione e vogliono semplicemente prendersi cura delle piante.